Cimitero Verano

Personaggi sepolti nel Cimitero del Verano

Il cimitero del Verano, cimitero monumentale situato nel quartiere Tiburtino di Roma e deve il suo nome alla ricca famiglia dei Verani che ai tempi della Repubblica Romana possedeva il luogo dove sorge oggi questo luogo molto sacro ma al tempo stesso fonte di attrazione per molti turisti grazie alle molte personalità importanti che vi riposano in pace. Intriso di storia e arte è uno dei luoghi più interessanti di Roma, non solo per i turisti.

 

Cenni storici

Da sempre luogo di sepoltura, la zona si trova vicino la via consolare Tiburtina, ma il cimitero moderno vede la luce grazie al lavoro di due grandi architetti: il primo è Giuseppe Valadier che inizia l’opera durante il regno napoleonico del 1805, l’altro è Virginio Vespignani che prosegue i lavori al tempo dei pontificati di Gregorio XVI e Pio IX. Dopo l’avvento di Roma Capitale venne ampliato aggiungendo terreni circostanti che erano stati espropriati, in particolare si ingrandì ancora di più nel corso degli anni Sessanta, in cui venne costruito un altro grande cimitero romano, il Flaminio. Nel 1879 venne inaugurata la prima tranvia a cavalli che collegava il cimitero alla stazione Termini, e da quel momento questo luogo divenne ancor più importante per i romani, purtroppo risentì molto del bombardamento del 1943 in cui molte zone vennero danneggiate, comprese alcune tombe come quella dell’attore comico Ettore Petrolini. Ad oggi il cimitero conserva il fascino di un tempo grazie all’imponenza di una struttura che eleva al massimo l’idea di sacralità: troviamo un ingresso a tre grandi fornici contornati da 4 magnifiche statue che rappresentano La Meditazione, La Speranza, La Carità e Il Silenzio.
Il vero punto forte però è il quadriportico di Vespignani, anch’esso danneggiato dal bombardamento, che precede l’ingresso vero e proprio in questo luogo ricco di storia. Di grande bellezza anche la parte più antica, ossia il cosiddetto colle Pincetto ricavato dall’espropriazione dei terreni di Villa Mancini, e che, modellato e sagomato a dovere per accogliere la Basilica di San Lorenzo fuori le mura, si trova sopra le Catacombe di San Ciriaco.

 

Cimitero Verano

Cimitero Verano

Personaggi famosi sepolti nel Cimitero del Verano

Il  Cimitero Verano è considerato oggi una sorta di museo a cielo aperto e lo stesso Comune di Roma organizza spesso delle visite guidate fra le tombe delle personalità di spicco. Sotto il profilo culturale, storico e artistico, non c’è nulla come questo complesso monumentale, testimone dell’Ottocento e Novecento italiano dove l’opera di moltissimi scultori e decoratori ha dato forma oggi a tombe che sono vere e proprie opere d’arte che preservano nel tempo l’importanza e il valore di queste personalità.

Un monumento di grande fascino e particolarità è ad esempio la cappella della famiglia De Filippo dove si trova il grande Eduardo, e fra gli altri il fratello Peppino e il nipote Luigi. Questa cappella funebre è davvero una delle strutture più imponenti e belle del Verano, nonostante il significato della sua esistenza: l’entrata è caratterizzata da un intreccio di rovi in bronzo sormontati da un muro liscio in cui spicca un crocifisso.

Fra le numerose tombe di personaggi noti troviamo quella del campione del mondo Attilio Ferraris, che nel 1934 fu il primo giocatore della Roma a far parte della Nazionale. La tomba di Ferraris, in cui è sepolta anche la moglie, si presenta molto diversa dalla precedente, seppur anch’essa monumentale poiché è una costruzione a terra sormontata da una grande lapide sorretta da 4 colonne. Trovano posto nel Verano anche le tombe di attori imponenti tanto quanto questo complesso, ad esempio Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Anna Magnani, Vittorio De Sica, Ferruccio Amendola situato al Pincetto e Alberto Sordi, poeti come Trilussa e Ungaretti, personaggi illustri della politica come Palmiro Togliatti e Giulio Andreotti, ma la lista è davvero lunga ed è opportuno citare anche il grande conduttore televisivo Mario Riva, lo scrittore Gianni Rodari e il mitico Bud Spencer.

 

Sor Marchese, è l'ora!

Sor Marchese, è l’ora!

Itinerari interessanti

Come specificato, il Comune di Roma organizza spesso itinerari nel Verano, ma se si vuole procedere in autonomia e passare una giornata immersi nella storia, ecco un’idea molto interessante per visitare le tombe più interessanti sotto diversi punti di vista:

Per fare un tuffo nel passato concentrandoci in particolare sugli anni della Prima Guerra Mondiale, ci sono diverse tombe che sono state testimoni di questo evento drammatico come quella di Peppino Garibaldi, Buozzi e Bissolati che l’hanno vissuta in prima persona, ma anche molti soldati caduti nel conflitto, che trovano il loro posto in un monumento funebre collettivo situato presso un punto del cimitero chiamato la Scogliera del Monte.

Vittorio Gassman

Vittorio Gassman

 

Per ricordare anche momenti meno brutti possiamo attraversare l’Italia nel tempo anche attraverso il percorso perfetto per chi ama l’arte e lo spettacolo, infatti nel Verano si trovano le tombe di personaggi noti in questo campo, come ad esempio
Gabriella Ferri, Silvio D’Amico, Ettore Petrolini, Oreste Lionello e molti altri
Anche la letteratura raccoglie in questo luogo diverse personalità, come ad esempio Grazia Deledda, la sola donna italiana a ricevere il Premio Nobel, lo scrittore Alberto Moravia e molti altri.

Ruolo fondamentale nella storia del nostro Paese a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento è giocato dalle donne, una fra tutte Maria Montessori che sebbene si sia trasferita a Roma molto giovane, non riposa in questa città, eppure in questo cimitero è presente la tomba di famiglia che la ricorda con una lapide in modo molto toccante, descrivendola come ‘illustre scienziata e pedagogista’. Troviamo a testimonianza del vissuto di donne importanti per l’Italia, quella dell’attivista mazziniana Sara Nathan che per molti anni riuniva attorno alla sua tomba tantissimi ‘fan’ da tutto il mondo, e quella di Rosalia Montmasson, ossia l’unica donna a partecipare alla spedizione dei Mille.