epitaffio

Epitaffio: cosa sono e cosa scrivere

Gli epitaffi sono tra i più antichi esempi di scrittura al mondo e tutt’oggi questa forma di espressione rimane molto usata. Gli epitaffi saranno sempre un modo importante per celebrarne la vita. Ecco perché chi scrive un epitaffio dovrebbe scegliere con molta attenzione da dove trarre la propria ispirazione, prendendo nota dei momenti più importanti della vita del defunto e individuando le qualità alle quali dare risalto.

Gli epitaffi sono generalmente molto brevi e concisi: il loro obiettivo infatti è quello di trasmettere una sensazione forte, d’impatto, che verrebbe meno dal prolungarsi del concetto in più righe. Molti epitaffi sono lunghi solo una o al massimo due righe. Anche quelli che si compongono di quattro o sei righe possono ancora essere considerati corti. Si tratta di un limite che fornisce una linea guida utile, nel momento in cui ci si dovesse trovare a scriverne uno. Avere una griglia, un numero massimo di parole, dà la possibilità di riassumere la vita di una persona in modo efficace, dando forma alle proprie vere emozioni.

Spesso chi scrive l’epitaffio si trova a parlare in prima persona per commemorare un parente o un amico recentemente defunti. Chi scrive un epitaffio dovrebbe come prima cosa pensare a chi viene indirizzato, quali saranno dunque le persone che leggeranno o ascolteranno l’epitaffio. Quando ci si trova a comporne uno, soprattutto se è la prima volta, è dunque molto importante considerare con attenzione a chi si rivolge l’epitaffio? Alcuni epitaffi fanno una dichiarazione generale al mondo, o al contrario come avviene più spesso in ambito italiano, la gran parte degli epitaffi si rivolgono direttamente alla persona cara appena scomparsa. Ovviamente essi saranno letti anche da altri, ma se il carattere della cerimonia o dell’iscrizione non è pubblico, allora ci si può concentrare su un messaggio molto privato, che ricordi qualcosa di molto personale che legava alla persona defunta.

epitaffio garibaldi

Esistono molte tipologie di epitaffi, che consentono di personalizzare al massimo il messaggio sulla base del contesto, delle inclinazioni personali e dello status della persona scomparsa. Per quel che riguarda i dettagli che non possono mai mancare, all’interno di un epitaffio viene spesso menzionato il nome del defunto, a volte includendo anche dei cenni alla città natale e, altrettando di frequente, un riferimento all’età e ai relativi obiettivi raggiunti. Alcuni epitaffi menzionano anche qualcuno di caro che la persona defunta può essersi lasciata alle spalle, come ad esempio un consorte, un parente o un amico. Per quel che riguarda il tono, un epitaffio può essere celebrativo o anche molto solenne, a patto che risulti sincero. Come accade molto più spesso nella cultura anglosassone e nei contesti informali, un epitaffio può anche essere ironico. Non a caso i migliori epitaffi, soprattutto quelli scritti per una perdita familiare, non risultano mai eccessivamente sentimentali o troppo tristi. Bisogna infatti sempre ricordare che un epitaffio rappresenta un’occasione unica per riassumere una vita in poche, sentite, righe, attraverso le quali è possibile esprimere sentimenti profondi. Tuttavia, l’epitaffio è prima di tutto un’espressione genuina d’affetto e di un legame importante. La maggior parte degli epitaffi memorabili sono pensati per essere letti. L’epitaffio può essere enunciato o recitato in pubblico durante la cerimonia funebre oppure in un’altra sede a cura di una persona amata o da un amico, un genitore, un datore di lavoro, un vicino, uno stimato collega, un giornalista e in generale da coloro che si sentono di ricordare la persona defunta.

Alcuni esempi di epitaffio che si vedranno di seguito variano in base al grado di formalità espressa:
– Sarai per sempre nei nostri cuori;
– Ti porteremo con noi ogni giorno grazie ai tuoi insegnamenti;
– Ciò che ci hai trasmesso sarà per noi una bussola nella vita;
– Il tuo lascito vivrà sempre nelle nostre opere: così ti onoreremo giorno dopo giorno;
– Il Suo nome sarà scolpito nella memoria dei suoi cari e della cittadinanza intera.