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Funerali a Roma Sud e chiese del Trullo

Roma: una storia da non cercare e ricercare esclusivamente nei centri e nei posti più noti della capitale stessa. Una storia che pulsa anche nelle periferie, nemmeno troppo distanti dal centro, nelle borgate. Il Trullo, a Roma Sud, è una di queste, e di seguito ci si soffermerà principalmente sul suo patrimonio artistico-architettonico sacro, religioso. Ogni chiesa del Trullo, infatti, ha anche le sue specifiche usanze per la celebrazione di funerali.

Chiesa di Santa Maria del RosarioSanta-Maria-del-Rosario
Tra le chiese del Trullo in cui si svolgono onoranze funebri, non si può non menzionare la Chiesa di Santa Maria del Rosario.
Volumi imponenti, dai contorni nitidi. Piacevole connubio tra luce e colori che ispirano familiarità, infondono calore, senso di pace e di serenità. Una struttura che nella sua contemporaneità si presenta esternamente austera, con laterizi a vista e forme nette dai tratti squadrati, ben definiti.
Realizzata su progetto dell’architetto Piero Sampaolo, la Chiesa di Santa Maria del Rosario ai Martiri Portuensi fu inaugurata nel 2007 da papa Benedetto XVI. Insieme alla Chiesa di San Raffaele Arcangelo e alla Cappella di Gesù Maestro, rappresenta un’importante tappa religiosa e artistico-culturale che tutt’oggi contribuisce alla rinascita e alla riscoperta del Trullo, una delle più popolari, storiche borgate dell’Urbe, a Rona Sud, in zona portuense, “poco più in là di Trastevere”.

Chiesa di San Raffaele Arcangelo
Negli anni ’40 numerose famiglie italiane si stabilirono nel nascente quartiere, rimpatriate dall’estero a causa della guerra, per iniziativa del regime fascista. Rilevante a quei tempi, fu la presenza dei sacerdoti Scala briniani, che proprio in questa parte di periferia romana, bonificata sul finire del 1939, ebbero cura di assistere i numerosi emigranti, affidandoli alla protezione di San Raffaele.
Anni più tardi, nel 1957, sotto la guida pastorale dei padri Cappuccini fu consacrata la Chiesa di San Raffaele Arcangelo, dai tratti tipicamente romanici, ravvisabili dalla presenza del porticato d’ingresso con archi a tutto sesto, il tutto evidenziato da colori non troppo tenui.
La chiesa sorge a breve distanza dal Trullo dei Massimi, sepoltura romana del I secolo a.C., la cui foggia ricorda prettamente la struttura del trullo pugliese. Alto circa cinque metri e posto lungo l’argine del Tevere, l’antico sepolcro, manufatto di rilevanza archeologica, è da sempre l’emblema dell’intera borgata.
L’edificio religioso, realizzato dall’architetto Tullio Rossi, fu un’autentica benedizione, un vero e proprio miracolo per tutti i fedeli locali che, fino al 1945, furono costretti a celebrar messa dapprima in uno scantinato del terzo lotto delle case popolari, poi fino al 1957 in un’officina automeccanica.
Ulteriore prezioso contributo allo sviluppo e alla crescita della nuova borgata, nonché all’istruzione dei suoi giovani abitanti, all’epoca provenne di certo dalle Maestre Pie, congregazione nata nel XIX secolo ad opera di Madre Elisabetta Renzi, alla quale si deve l’istituzione di comunità di religiose-maestre di scuola in Italia e nel mondo.
La parrocchia di San Raffaele Arcangelo consta inoltre di un altro luogo di culto, la Cappella delle Suore Ancelle di Cristo Re: pochi metri distante dalla chiesa vera e propria, è immersa in un ampio parco verde in cui sorgono anche la Casa della Congregazione femminile spagnola delle Ancelle di Cristo Re e la Casa di Preghiera di Nostra Signora della Misericordia, in grado di accogliere circa novanta pellegrini di sesso esclusivamente femminile.

Cappella di Gesù Maestro
Per ciò che riguarda sempre le Chiese di Roma Sud che effettuano rituali funebri, degna di nota è anche l’architettura della Cappella di Gesù Maestro, dalla struttura a pianta circolare che si presenta sotto un’estetica sobria e accogliente, in cui il bianco è il colore predominantabside10e. A spezzare la linearità dell’architettura circolare, vi sono i contorni spigolosi della cupola in lamiera testa di moro, le cui sfumature cromatiche più grevi forniscono un piacevole contrasto con il bianco.
Il complesso religioso, realizzato intorno al 1969, immerso nel rigoglioso verde del parco che lo circonda, è tuttora un punto di riferimento spirituale per molti fedeli, da sempre affidato alle cure delle Pie Discepole del Divin Maestro.
La congregazione femminile, istituita da don Giacomo Alberione nel 1924, all’interno della grande Famiglia Paolina, si pone particolarmente al servizio dei giovani e degli anziani, tentando di alleviarne eventuali sofferenze, dubbi e problematiche di natura sociale, esistenziale, spirituale.
Nel complesso religioso della Cappella di Gesù Maestro si inserisce Casa Betania, luogo ospitale, di preghiera ma anche di ristoro e di riposo: vi sono poco più di trenta posti letto con camere singole e doppie dotate dei servizi essenziali e vi è inoltre un piccolo oratorio per la preghiera personale.
Oltretutto, numerose sono le attività organizzate dalle Pie Discepole: i corsi con esercizi spirituali e i corsi finalizzati all’apprendimento dell’arte floreale per la liturgia e ai metodi di lettura della Parola di Dio, riscuotono ormai ampio successo tra parrocchiani e fedeli provenienti dal resto d’Italia e dal mondo.