Morte Laura Antonelli
Con la sua aria dolce e il suo irresistibile sex appeal, conquista il cuore dell’attore francese Jean Paul Belmondo durante le riprese di <<Gli sposi dell’anno secondo>>. Con l’uomo inizia una tormentata relazione che durerà nove anni.
Tuttavia, è nel 1973 che irrompe nell’immaginario erotico degli italiani con il film <<Malizia>>, di Salvatore Samperi, dove veste i panni di una cameriera sexy. La sua interpretazione le fece vincere il Nastro d’Argento come miglior attrice protagonista. Da Malizia in poi, la Antonelli ha vissuto oltre un decennio di ascesa incredibile, interpretando con successo ruoli più drammatici e impegnativi, con <<L’innocente>> di Luchino Visconti e<<Il Malato immaginario>> al fianco di Alberto Sordi, oltre a tante altre commedie più leggere, senza mai rinunciare all’arte della seduzione.Nel 1991, accusata di detenzione di cocaina, viene condotta in carcere per poi ottenere gli arresti domiciliari. Non si riprese mai da questa esperienza e di lì a poco decide di ritirarsi per sempre dal grande schermo. Si chiuderà in sé stessa per poi cadere definitivamente nell’oblio.
Per sua espressa volontà, sarà sepolta a Ladispoli. Dalle prime indiscrezioni, sembra che l’attrice non abbia lasciato specifiche indicazioni per una sua eventuale cremazione. La legislazione italiana concede tale pratica nel rispetto della volontà espressa dal defunto, consentendo la dispersione delle ceneri unicamente in aree a ciò appositamente destinate all’interno dei cimiteri, in natura o in aree private. In Italia uno dei primi casi fu quello del premio Nobel della letteratura, Luigi Pirandello, che obbligò i familiari a bruciare il suo corpo e a seppellire le ceneri attorno alla sua villa ad Agrigento. Tra i personaggi del mondo dello spettacolo ricordiamo Claudio Villa, le cui ceneri furono tumulate nel cimitero di Rocca di Papa, Walter Chiari, Enzo Tortora, le cui ceneri riposano nel famedio del cimitero monumentale di Milano, e lo stilista Gianni Versace.